Mindfulness

Mindfulness: la via della consapevolezza (parte 1)

Oggi sentiamo sempre più parlare di Mindfulness e parlando con le persone spesso mi chiedono, che cosa è la Mindfulness. Rispondo che la Mindfulness si conosce soltanto facendo pratica, tanta pratica. Per avvicinarsi alla Mindfulness ho pensato di prendere come esempio un quadro del pittore Hokusai (1760-1849), attraverso un suo famoso quadro che rappresenta una gigante onda in movimento (La grande onda di Kanagawa, 1832), egli disse che la nostra mente va e viene come le onde in movimento che si innalzano e si abbassano. La mente che segue ogni pensiero che le arriva porta l’individuo ad essere in balìa dei suoi pensieri. Però in questo quadro c’è raffigurato anche il monte Fuji che rappresenta un punto fermo, il senso di stabilità. La montagna è in grado di accogliere tutto, è interessante quanto è aperta nella sua vulnerabilità, al vento, alla neve, al ghiaccio. Questo dipinto ci ricorda la natura della nostra mente in continuo movimento e che possiamo trovare la montagna dentro di noi, cioè stabilità, fermezza ed equilibrio.

Mindfulness è una modalità dell’essere, è qualcosa di più diretto, implica stare in relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. E’ una modalità di esistenza che ci permette di riappropriarci del corpo e della mente, delle esperienze che facciamo ogni momento della nostra vita. E’ condurre noi stessi alla fermezza, all’equilibrio in un mondo pieno di incertezze come quello attuale, nel quale sia adulti sia i bambini vivono situazioni fonti di stress. La Mindfulness può essere considerata una pratica di vita, un modo di essere che pone dinnanzi a sé la propria esperienza, consentendo di esplorare la propria interiorità a livello più profondo e autentico.

Il maestro zen vietnamita Thich Nhat Hanh la definisce come un’educazione mentale che ci insegna a fare un’esperienza del mondo completamente nuova:

Mindfulness è consapevolezza, è esperienza, qualcosa che si può provare e verificare in maniera immediata, individuale e personale. Mindfulness è qualcosa in cui si può credere. Per stare bene con noi stessi dobbiamo innaffiare il seme della consapevolezza che è in noi, che aiuta a crescere l’attenzione, la comprensione, la compassione, una trasformazione della persona che può essere globale.

Apprendere maggiore consapevolezza di sé stessi e delle proprie azioni fa comprendere quanto nella nostra società è abbondante l’inconsapevolezza delle piccole azioni, che sono routine e atteggiamenti ripetitivi che non permettono di focalizzarsi su cosa facciamo e diciamo; l’orientamento verso il risultato riduce l’attenzione, la riflessione e la consapevolezza sul processo dell’azione. Prendere consapevolezza comporta esercitare un’attenzione volontaria, osservata dal soggetto che rivolge maggiore attenzione nel momento in cui agisce, si muove e parla, diventa capace di fermare le risposte automatiche. La mindfulness riguarda il risvegliarsi da una vita vissuta in automatico, implica essere consapevoli degli aspetti della mente di cui possiamo comprendere i suoi contenuti e riuscire a regolare il suo flusso in modo nuovo.

Secondo il monaco buddista Thanissaro Bhikkhu la Mindfulness è parte di un percorso più ampio tracciato da un’adeguata attenzione su tutto quello che si fa. Ad esempio, in questo momento si sta cercando di mantenere il respiro in mente, perché si vede che la concentrazione, come fattore di percorso, è qualcosa che è necessario sviluppare, e la consapevolezza del respiro è un buon modo per farlo. Il respiro è un buon punto di vista da cui è possibile osservare direttamente ciò che sta accadendo nella mente, per vedere quali qualità della mente stanno dando buoni risultati e quali non lo sono. La meditazione mindfulness conduce verso qualità mentali e bisogna essere chiari su ciò che sono e come usarle. In questo modo, quando le cose sono in equilibrio, è possibile identificare cosa manca e possiamo favorire tutto ciò che è necessario. Se ci sentiamo agitati e irritati, cerchiamo di portare un pò di dolcezza e contentezza. Non è solo una questione di accumulare sempre più consapevolezza, è un modo di accrescere delle qualità pure.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *